- Robert Schnakernberg, Vite segrete dei grandi scrittori, Electa
Unconditional devotion
Serendipity
La settimana scorsa in una libreria ho trovato "Vite segrete dei grandi scrittori" una vera botta di serendipity.
Che grafica accattivante, lo sfoglio un po', leggo un paio di paragrafi, guardo l'indice, dico che si può prendere.
Spassoso e ironico, è un ottimo libro da tazza o da treno, utile a nulla da un punto di vista letterario ma decisamente produttivo per lanciare qualche aneddoto con cui farsi due risate tra amici delegando al buon senso il livello di scabrosità da raggiungere.
Ce ne è per tutti i gusti: alcolisti, schizofrenici, masochisti, misantropi, misogini, razzisti, esaltati.
Un esempio molto casto
Virginia Woolf, lesbica, ed il marito Leonard, ebreo, politicamente sposarono per tutta la vita posizioni conservatrici, anti-femministe ed anti-semite.
Last but not the least
L'effetto strano della lettura è che qualcuno dei personaggi di cui si parla lo ami ancora di più.
Del tipo: Walt Whitman, omosessuale dichiarato, onanista convinto, infermiere volontario nella guerra di secessione, scrisse "Capitano mio capitano" perché si era innamorato di Lincoln , passò gli ultimi anni della sua vita in una vasca da bagno, scrisse frasi bellissime come: "Tutto quel che soddisfa l'anima è verità" e in punto di morte disse: "Devo cacare..."